The Shrine’s Pilgrims

Solida e dall’alta mobilità, la lista permette al giocatore di Khorne di sviluppare un potenziale offensivo e difensivo che, in precedenza, non aveva mai potuto vantare. Cuore pulsante della lista è il Warshrine, potendo boostare le due principali torri d’attacco (Marauders e Knights) con il reroll hit e wounds, cosa che, assieme all’intervento dello Stoker, rende entrambe le unità delle minacce devastanti. Non solo: lo Shrine, nei momenti di necessità, potrà anche considerare di dare il binare i save su una delle due unità; nello specifico, i Knights possono pertanto arrivare a salvare al 3+ binato in ogni fase, permettendo loro di sopravvivere egregiamente anche nella temuta fase di tiro.

Altro elemento portante dell’armata sono i Blood Warriors, capaci di impantanare già di primo turno le unità avversarie più pericolose. Sebbene ora la loro efficacia offensiva sia decisamente diminuita, si parla comunque di 60 ferite che possono salvare a loro volta al 3+, che muovono di 11 (con il Bloodstoker dietro, corrono e caricano anche col +4) e tengono bene il campo nella prima parte della partita.

Infine, da non dimenticare l’importanza cruciale dei punti sangue: nel late game, far muovere i Knights di 20 permetterà loro di travolgere pressoché tutto.